Diario/Sante conversazioni

Far finta di essere sani2 minuti di lettura

Cuore fasciato

Vivere, non riesco a vivere…
Ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia, positiva o no,
è qualcosa che sta dentro alla realtà…

Questo blog post fa seguito al mio ultimo articolo sul Timone: a parte il caso di attualità che l’ha ispirato, il tema di fondo era “come si arriva alla Verità?”. Risposta sintetica: si arriva alla Verità osservando la realtà. Non tanto (sovra-)speculando, ma dedicando il giusto tempo all’osservazione. Non è il pensiero, che forma la realtà; piuttosto, la realtà sta da sola e “attende” di essere conosciuta.

Più si pensa, più si dà spazio all’attività intra-mentale, più si autorizza la mente a mentire. Le fantasie, i sogni, si formano proprio quando le si dà troppa libertà. Si pensi proprio ai sogni notturni, spesso insensati o comunque lontanissimi dalla realtà…

Senza voler sminuire il pregio di alcune storie inventate, dico che l’umanità ha un grande bisogno di realismo. Soprattutto, non si può avere la pretesa di trasportare il fantastico, l’onirico, nel reale, perché si fallirà sempre! La realtà “sta” ed è inflessibile, non si lascia distorcere in nessun modo.

Di tentativi, in questo senso, ne ho fatti anch’io, e confermo che sono sempre falliti. Per non infrangere un sogno, molte volte, è meglio tenerlo custodito nel cassetto. Perché, se la realtà non viene minimamente scalfita dai sogni, è vero invece che i sogni si sgretolano, a contatto con l'”atmosfera” del reale. Così spietata, la realtà… brutale, diretta…

Non solo i sogni, ma anche le idealizzazioni (legate alle persone) vengono meno. Non a caso si dice: never meet your heroes… O comunque, non averci troppo a che fare, troppo di frequente e troppo da vicino, se non vuoi rimanere disilluso. Se non vuoi “profanare”, “prosaicizzare”, “volgarizzare” un sogno, da una parte, e dall’altra rendere ancora più cruda e triste la realtà (perché al confronto la diventerebbe).

L’altro tema, l’altra esortazione, è: non fare mai finta che nella realtà vada tutto bene, solo perché sei troppo orgoglioso per ammettere di esserti sbagliato. Per ammettere di essere stato presuntuoso, almeno, pretendendo di realizzare quel sogno. Di “renderlo reale”, letteralmente… ma la realtà, ancora una volta, non possiamo (de)formarla.

Con l’amore in particolare non si gioca. Sia esso romantico o di amicizia, non si può “fare finta che”. Fare finta che tutto vada bene, quando non va tutto bene. Far finta di essere sani, insieme, e di poter funzionare, quando realmente non è così!

Con l’amore non si gioca, non si prova, non si può “fare finta che”, non si può dire “per ora”, non si può dire “per questo o per quel motivo”. Perché se Dio è Amore, allora l’Amore è Dio, e con Lui non c’è un motivo, non c’è un bilancio; men che meno si può dire “per ora”, a Colui che è Infinito; o “facciamo finta che”, a Colui che è Verità.

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